Dott. di Ricerca Mario Müller

Mezzi di armonia e di alleanza. Brandeburgo, Sassonia, Boemia e Ungaria nel “Glogauer Erbfolgestreit” (1476-82)

Le reti politiche utilizzano una propria lingua; sviluppano varie possibilità per creare e consolidare alleanze; hanno bisogno di un ampio apparato per garantire contatti e informazioni; sono esposte a numerosi influssi e soprattutto sono dispendiose. Analizzando le reti politiche del passato è possibile ricavare risposte di diversi tipi: 1° sul sistema di alleanze e di potere politico, 2° sul carattere personale dei politici ed il valore ad esso attribuito, 3° sulla lingua usata nella politica del passato, 4° sui mezzi di comunicazione e sull’ uso dei mass media, 5° sull’ ambito delle spese della politica finanziaria.

  1. Il potere politico e le alleanze non sono soggetti al tempo, bensì esistono dall’ antichità e si estendono fino ai tempi moderni. Ma se non sono esistiti stati che conclusero alleanze, come fu il caso nel medioevo, chi allora concluse alleanze e quale modello servì da esempio? “Fürsten, Grafen, Herren, Städte” etc. del medioevo poterono creare parentele “artificiali”, organizzarono il loro sistema di alleanza secondo il modello delle relazioni di parentela.
  2. Le reti politiche medioevali si basarono su legami personali. Di conseguenza la qualità di esse dipendeva dalla reciproca valutazione degli alleati politici. Queste valutazioni determinarono trattative diplomatiche, la strategia di guerra etc. Analizzando queste valutazioni si ricavano informazioni sul successo o l’insuccesso di reti comunicative e di azioni politiche.
  3. Presupposto che le reti politiche si riferirono a persone ed erano orientate alle relazioni di parentela, così anche l’uso della lingua era strettamente legato ad esse. Non solo termini come “padre, fratello, amico” etc. erano usati dagli alleati politici, anche i valori delle relazioni di parentela sono stati messi in pratica nella politica. La Germania del Medioevo in questo senso non era un’unione di stati, ma un associazione di persone imparentate.
  4. La premessa per il funzionamento di reti politiche fu il bisogno di una buona base per lo scambio di informazioni. A questo scopo nel medioevo esistevano solamente mass media di tipo orale e di tipo scritto. L’invenzione dei caratteri tipografici da parte di Gutenberg nel 1450 ha introdotto una nuova epoca mediale per l’uomo del 400. L’incremento esplosivo della scrittura in tutti gli ambiti della vita quotidiana fu molto più significativa e ciò vale anche per l’ambito politico. La rimembranza di accordi conclusi oralmente nel passato ricevette una dura concorrenza. A causa dell’ inconfutabilità di prove per mezzo della scrittura e a causa della fiducia ad essa connessa, la scrittura superò presto l’importanza di queste rimembranze. Il veloce sviluppo nell’ambito dell’archivio, della contabilità, nello scrivere un verbale durante le trattative etc. attestano questa ipotesi. Per questo motivo nessuna rete politica del Sacro Impero Romano poteva funzionare al termine del medioevo senza un’accurata amministrazione della scrittura.
  5. La politica è costosa e le reti politiche lo sono ancor di più. Anche se dalle fonti d’informazione del tardo medioevo non è esplicitamente visibile, le spese dei “Fürsten, Grafen, Herren und Städte” attestano tendenzialmente che i tre piloni portanti del bilancio finanziario sono la corte, la belligeranza ed il finanziamento delle reti politiche. Più mezzi venivano investiti nello sviluppo delle reti politiche, più ampie erano le “portate” (“Reichweiten”) della politica. L’inizio di ogni espansione sia sul campo diplomatico che sul campo militare venne accompagnato da elevate spese.  Da una parte questi mezzi venivano usati per legare importanti personaggi politici, dall’altra per corrompere spie e per procurarsi informanti, per poi ricavarne contatti e informazioni attendibili e continui.

Occupazione attuale:
Dal 1 ottobre 2009 assistente alla cattedra per storia medievale all'università di Chemnitz

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Dott. di Ricerca Mario Müller
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