Autobiografie e scritture di sé tra i primi socialisti europei. Un'indagine comparata

Di fronte alla struttura eterogenea, frammentaria e molto spesso individuale dell'adesione al primo socialismo europeo le autobiografie e le altre forme di scrittura di sé forniscono in primo luogo uno strumento comparativo che permette, attraverso il superamento degli steccati ideologici e dei confini geografici, di individuare gli elementi e temi ricorrenti, lo stile, le forme comuni di rappresentazione del sé, la trama degli usi (coscienti e non) a cui viene sottoposta la propria biografia.

Si affronterà quindi a partire dalle scritture autobiografiche il particolare ruolo della militanza politica nel processo di costruzione dell'identità: quale immagine di sé traspare dai testi autobiografici?

Secondo quali direttive si costruiscono queste rappresentazioni? Qual è la loro finalità? All’interno di quale struttura narrativa si esprime l’identità del militante? Per arrivare a tale risultato si considereranno i testi attraverso una duplice dimensione: da una parte attraverso un'analisi stilistico-linguistica (lessico, strutture sintattiche, figure retoriche), dall’altra attraverso un esame dei temi e dei contenuti. In questo modo si individueranno i miti, le mentalità, i valori, “les événements dateurs”, le basi epistemologiche stesse su cui si costruisce la soggettività socialista. Questa analisi della rappresentazione del sé riproducendo una certa idea di uomo, verrà quindi affrontata criticamente alla luce della crisi del soggetto coerente, stabile e unitario tipico di molta letteratura della seconda metà del XIX secolo.

Primo tutor:

Prof.ssa Patrizia Dogliani (Bologna)

Secondo tutor:

Prof. Günther Pallaver (Innsbruck)