Pietro Ficarra

Una congiuntura del “progresso”. La modernizzazione italiana e Lombroso (1876-1880)

Il lavoro intende offrire un'intepretazione non teleologica di un importante momento di svolta nel “progresso” tardo ottocentesco dell'Italia liberale: il periodo dal 1876 al 1880, quando il partito della Sinistra iniziò a governare il paese. Il caso italiano viene considerato in rapporto al determinante contesto europeo all'alba della “età degli imperi”.

Il lavoro è basato sulle fonti primarie. Propone un'analisi ravvicinata, testuale degli atti parlamentari, dei documenti governativi, delle riviste e dei quotidiani politici. Vengono inoltre analizzati i dibattiti che coinvolgevano la medicina e le scienze della società e del crimine, dibattiti che erano in stretto rapporto con la vicenda politica. Viene così considerata quella che era la cultura mainstream della nuova Italia “borghese”, il positivismo. Viene più in particolare studiata una figura chiav del positivismo, Cesare Lombroso, la cui “scoperta” dell' “uomo delinquente” - una sorta di pericoloso sotto-uomo da neutralizzare in quanto tale – stava all'epoca per diventare famosa a scala mondiale.

Il lavoro propone un'analisi tanto sfaccettata quanto comprensiva. Vi trovano spazio i processi strutturali insieme alla dimensione soggettiva, politico-culturale cioè, e ciò a partire dal rifiuto di approcci sia deterministici che soggettivistici. Il lavoro si concentra invece sull'interazione tra la dimensione strutturale e quella soggettiva, considerando sia l'impatto dei processi sociali che il dar forma a questi processi a livello politico-culturale.

Con questo lavoro si intende offrire un punto di vista “dall'interno” del rischioso processo di modernizzazione capitalistica e democratica dell'Italia liberale. L'analisi delle fonti suggerisce che le élites politiche e la borghesia emergente ebbero a che fare con un paradosso: a) da un lato, il bisogno di un cambio nel senso del “progresso”, al fine di trasformare quel late-comer in una “nazione” competitiva e capace di gestire i problemi sociali; b) dall'altro lato, una paura dello stesso “progresso”, le cui tangibili implicazioni, ossia la politicizzazione del conflitto sociale, erano pericolose per quel debole sistema-paese.

Questo paradosso può aiutare a capire la successiva stagione politica centrista del “trasformismo”. Di più, contribuisce a far vedere le tendenze liberali e autoritarie, che si intrecciarono nell'Italia liberale, come due facce della stessa medaglia. Riguardo alla vicenda culturale, sembra possibile sostenere che la teoria biologica del “crimine” fosse una rappresentazione tranquillizzante , ma nondimeno dolorosa dell'insopportabile lato oscuro del “progresso”; ovvero, il carattere anti-illuministico di quella rappresentazione sempre più influente sarebbe disceso da un sentimento “progressista”.

Time-line

Il lavoro di ricerca è stato svolto tra marzo 2008 e novembre 2014. Dal 2008 al 2014: ho trasformato il progetto di ricerca originario in una praticabile ipotesi di lavoro; ho raccolto la maggior parte delle fonti primarie; ho passato in rassegna la letteratura secondaria; ho svolto una prima analisi complessiva delle fonti, un'analisi qualitativa e statistica. I primi risultati della ricerca sono stati comunicati in occasione di seminari dal 2008 al 2010, e anche nel 2011. Ho iniziato a scrivere la tesi nel 2010, continuando nel contempo a fare ricerca. Nel corso del lavoro ho dovuto ridefinire il progetto restringendo il campo di osservazione. La prima bozza della tesi era conclusa entro la metà del 2013. Tuttavia, è stato solo verso la fine che, confrontandomi con delle inaspettate difficoltà di interpretazione dell'opera di Lombroso, mi è sembrato possibile proporre un'ipotesi interpretativa forte. In base ad essa, nel 2013-2014 sono intervenuto a fondo e in modo definitivo sulla prima bozza.

Primo tutor:

Prof. Renato Mazzolini (Trento)

Secondo tutor:

Prof.ssa Brigitte Mazohl (Innsbruck)

Occupazione attuale:

Fa un corso di abilitazione all'insegnamento nel UK, per diventare un insegnante di storia.

Kontakt

Pietro Ficarra
piefica@yahoo.it